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Questa storia parla di come Michela ha deciso di fare del sesso telefonico un impegno costante, lavora come domestica per una famiglia benestante di Milano.
Durante le ore di servizio è costretta a indossare la tipica divisa delle cameriere che di lei era molto sexy.
Il suo padrone non ha mai perso occasione per farle qualche apprezzamento, anche pesante, che lei ha sempre gradito particolarmente.
Non ha una gran vita sociale a causa dei suoi impegni e così quando la sera si chiude nella sua stanzetta, gioca fino all’orgasmo col suo grosso vibratore rotolandosi nel letto, mentre pensa al suo porco padrone.
Un giorno, mentre la signora è fuori con le amiche e i due ragazzi di ventitré e ventisette anni sono all’università, si è ritrovata sola in casa con l’uomo dei suoi erotici sogni.
Cosi ha deciso di provarci definitivamente.
Si è messa a pecora sul pavimento per pulirlo accuratamente e il suo padrone è passato di lì per caso.
Subito gli è caduto l’occhio sul quel bel culo sodo che s’intravedeva da sotto la gonnellina nera e ha guardato meglio rendendosi conto che non portava assolutamente niente sotto, quella porca della domestica!
Pensa che chiamando il telefono porno economico, potrai parlare direttamente con lei!
Ha sentito subito un brivido corre per tutto il corpo e un’erezione l’ha costretto ad avvicinarsi a lei. Senza tante parole si è chinato e con la lingua, le ha solleticato il buco del culo, compiaciuta Michela ha appoggiato la faccia al pavimento e gli ha sbattuto il culo sulla faccia.
L’ha mosso velocemente e lui le ha leccato la fichetta morbida. Aveva una gran voglia di scoparsi quella puttana affamata e così l’ha girata e si è fatto succhiare il cazzo duro.
Ha mosso la sua abile lingua sulla grossa cappella e ha sbavato eccitata. Si è tirata fuori le tette dal reggiseno e s’è infilata quel grosso membro ben lubrificato in mezzo e premendo bene, ha fatto urlare il suo padrone di piacere.
Al culmine dell’eccitazione l’ha presa in braccio di colpo, e ha appoggiato il suo culetto sul marmo freddo della cucina lei ha aperto bene le cosce snelle e ha preso quel duro cazzo dentro violentemente.
Sbattendola, le ha urlato: “Godi puttana!”
E lei eseguiva l’ordine felice.
L’ha graffiato e l’ha morso sul collo, lo voleva dentro sempre di più, ha gridato arrapata “ancora, scopami tutta ti prego!”
Glielo ha finalmente spinto tutto dentro, lei ha sentito le palle gonfie dell’uomo sbatterle contro il suo culo. “Scopami anche il culo mio padrone!” l’ha pregato lei, in estasi. Lui l’ha girata e premendole la testa sul tavolo lo ha messo in culo con forza e sculacciandola l’ha montata come una cavalla selvaggia.
Le è venuto dentro e la sborra calda è colata dal suo buchino stretto.
Si sono rivestiti e lei è corsa in camera felice, il giorno dopo ha deciso di diventare una porca telefonista per godere giorno e notte.