Rendersi schiavi di una donna bella e austera, con il volto di una vera troia, è una disciplina ferrea che permette di superare sensi di colpa e tabù.
Col sesso al telefono mistress è ora possibile, umili cagnolini obbedienti alla padrona austera.
Capita sovente di volere superare blocchi e tabù che non permettono di godersi una sana e piena vita sessuale. Capita altrettanto spesso di volere superare se stessi, andare oltre la soglia di ogni perversione, per ritrovarsi al gradino più basso, a obbedire ciecamente agli ordini di una padrona autoritaria e a tratti violenta. Sono due modi per ritrovare un proprio equilibrio e per provare, subito, emozioni vere, rese ancora più forti perché ogni desiderio viene soffocato. Una mistress come si deve, sa come soddisfare su uno schiavo la sua voglia di dominio mentale e fisico. Lo costringe, per esempio, a leccare la suola dei suoi stivali lasciandogli intravedere la figa. Si eccita, la padrona, mentre l’umile cagnolino lecca l’osso che gli è stato elargito. La mistress si tocca leggermente con le dita, si bagna. Lo schiavo la implora di lasciargli almeno assaporare il nettare che fuoriesce dalla figa.
Ma a una dominatrice è vietato chiedere. Con due colpi di frustino rimette a posto il suo uomo oggetto, disteso per terra, e lo punisce camminando sul suo torace con i tacchi vertiginosi e pungenti degli stivali.
Il sesso al telefono mistress permette a chi chiama di provare realmente queste sensazioni. Il costo è contenuto, l’effetto reale anche perché a impartire gli ordini c’è una vera dominatrice, una sadica puttana fiera del suo mestiere, del dominio che riesce a esercitare a livello psichico su un uomo ridotto al niente e a livello fisico, con improvvise torture, su un corpo inerme. La capacità d’impossessarsi di una mente e il sadismo della padrona – che incontriamo componendo il numero che possiamo trovare su www.telefonierotici.eu sono reali.
Sarà la sua voce, sensuale ma sprezzante, a dirci che cosa fare, a ordinarci una sorta di sadomaso masturbazione fatta di privazioni e di dolore, d’eccitazione e di sensazioni forti. Ci potrà chiedere se, in casa, disponiamo di un frustino o di una verga. La nostra mano diventerà la sua, ferma e implacabile, per infliggerci la giusta punizione. Potrà anche chiederci di ascoltarla, mugolando appena, mentre si tocca e mentre gode: piaceri che a noi sono invece vietati dalla dominatrice che ci sta usando a suo piacimento attraverso sesso al telefono con le mistress.
Non c’è tregua. In un crescendo di ordini da eseguire e di privazioni, proprio quando la padrona sembra concederci qualcosa del suo corpo di troia, la dura lezione è finita.