Godi al telefono

“Pronto, sei in linea?”
La sua voce cosi forte ed eccitata dichiarava una certa confidenza, probabilmente acquisita anni prima peccato che io non avevo idea di cosa dire per eccitarlo e non fargli capire che per la prima volta provavo a far avere un orgasmo a un uomo che non avevo mai incontrato.

Godi al telefono, una storia vera di una bella ragazza che per la prima volta rispose al telefono erotico per fare sesso con uno sconosciuto.

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godi al telefono

Ho sempre amato il sesso e senza voler essere presuntuosa, mi ritengo molto sexy e disinvolta, ma il telefono ci separava e non avevo idea di come poter incominciare, dopo una breve pausa mi decisi a dire tutto quello che mi passava per la testa:
Eccomi, si scusa tesoro; stavo finendo di truccarmi per te!
Allora dimmi, vuoi sapere qualcosa di me?
Come sono, come potrei essere per te, quello che sto facendo, o quello che potrei fare?
Oddio forse avevo esagerato, magari dovevo far parlare lui ma la paura mi rende chiacchierona, avevo le palpitazioni e cominciavo a sudare; è troppo caldo in questa stanza!
Dopo alcuni secondi, mi risponde gentilmente spiazzandomi:
E’ la tua prima volta, vero?
Sarei voluta sparire, riagganciare il telefono, ma non lo feci anzi. Chiesi a lui di guidarmi, sembrava disponibile e in fondo avevo un disperato bisogno di imparare, cosi dissi : E’ cosi evidente?
Ti va di guidarmi?
Probabilmente pochi uomini avrebbero accettato ma lui sì, mi disse che era ancora in ufficio e si stava annoiando perché i colleghi erano ancora in pausa pranzo e non aveva molto tempo ma che avrebbe fatto del suo meglio per trasmettermi quanto piacevole è stuzzicarsi al telefono fino all’orgasmo, mi chiese com’ero vestita e se dovevo ancora mangiare, risposi che ero ancora in pigiama, me l’ero presa comoda poiché era il mio giorno di riposo a lavoro, e stavo andando in cucina per smangiucchiare qualcosa, prese la palla al balzo e mi propose di spalmarmi addosso qualcosa di dolce.
Volevo sentirlo dentro di me, glielo dissi, lui rise per un secondo e disse:
Facciamo così, togliti i pantaloni, siediti sul tavolo e tira su una gamba.
Spostai le mutandine in micro fibra ormai completamente bagnate, e cominciai a sfiorarmi con le dita sporche di miele, sentii un brivido lungo la schiena, cominciai a muovere le dita sempre più forte raccontando tutto a lui; a un certo punto non riuscii più a trattenermi e le infilai dentro ero talmente calda e bagnata che decisi che due dita non sarebbero bastate, le tirai fuori un pò contro voglia e le leccai avidamente. In bocca un gusto agrodolce mai provato prima, il mio sapore e il miele erano un gustoso abbinamento. Presi un’altra goccia di miele e rincominciai infilando tre e poi quattro dita ero eccitatissima, sempre più bagnata la mia figa pulsava e si allargava a ogni movimento. Decisi che ancora non bastava volevo spingermi oltre cosi infilai tutte le dita, spingendo dolcemente tutta la mano dentro di me; lui non diceva più niente, ansimava insieme a me, tra gemiti e urla di piacere tentavo di raccontargli cosa mi stava accadendo, continuai a muovere la mano come se non fosse mia, il corpo fremeva e il bacino dondolava sempre più velocemente. A un certo punto sentii come uno stimolo da dentro e istintivamente tirai fuori la mano e cominciai a strofinarmi il clitoride molto velocemente non so cosa mi stesse accadendo, non era mai successo, poco dopo ebbi un orgasmo non come i soliti fu talmente forte che eiaculai come un uomo.
Urlai fortissimo e lui eccitato, venne con me, riuscii a bagnare il tavolo e anche le sedie, continuai ad ansimare ancora per un pò a sentire il mio corpo formicolare come mai prima. Raccontai tutto quello che mi era successo, anche se lui ne era già consapevole, rise e mi ringraziò dell’esperienza. Era felice gli sembrava di avermi sverginato, disse che ci saremmo risentiti la sera stessa salutò e riattaccò il telefono.
Euforica e ancora accaldata, scesi dal tavolo e telefonai al mio capo spiegando l’accaduto; lui disse:
Ti è piaciuto?
Risposi di essermi resa conto che a godere non è solo il cliente ma anzi soprattutto io, non avrei potuto più farne a meno, da quel momento non ho più smesso!

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